Diario
4 giugno 2009
Massimo Troisi, poeta
I poeti vanno celebrati, sempre. Per celebrarne uno, a 15 anni esatti dalla sua scomparsa, cito quella che a mio avviso, è una delle più dolci, vere e belle poesie mai scritte. L'autore è MASSIMO TROISI. Massimo, ci manchi, mi manca il tuo genio inarrivabile.
'O
SSAJE COMME FA 'O CORE
Tu
stive 'nzieme a n'ato
je te guardaje
e primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie
pe' s'annammura'
già s'era fatt' annanze 'o core.
A me, a me
'o ssaje comme fa 'o core
quann' s'è 'nnamurato.
Tu
stive 'nzieme a me
je te guardavo e me ricev'
comme sarà succiesso ca è fernuto
ma je nun m'arrenn'
ce voglio pruva'.
Po'
se facette annanze 'o core e me ricette:
tu
vuo' pruvà? e pruova, je me ne vaco
'o ssaje comme fa 'o core
quann s'è sbagliato
18 agosto 2008
Carmen
Durante le vacanze ho conosciuto una persona interessante,
Carmen, una corpulenta signora rumena dall’aspetto gioviale.
Carmen è in Italia dal 2003, lavora in una pasticceria (una di
quelle pasticcerie siciliane che sembrano la succursale della casetta di Hansel
e Gretel, con tutti gli annessi tranne la strega cattiva) e nel tempo libero assiste
part-time un’anziana.
Lavora dal mattino fino alle 10 della sera, ma ha sempre il
sorriso.
Durante il suo lavoro abbiamo scambiato quattro chiacchiere,
giorno dopo giorno mi ha raccontato storie della sua terra, dai tempi del
comunismo, quando la gente viveva con l’elettricità ed il cibo razionato, ai
giorni d’oggi, dove tutto è a portata di mano ma non ci sono i soldi per
comprare che povera roba da mangiare.
Prima c’erano i soldi, ma non c’era nulla da comprare,
adesso c’è tutto, ma è inaccessibile.
Lei ha costruito la sua casa insieme al marito. Si amano
profondamente, condividono tutto, crescono insieme. I loro genitori non gli
lasceranno nulla, perché in Romania la consuetudine è che l’ultimo figlio nato eredita da solo tutte le
proprietà dei genitori, e loro sono ambedue primogeniti.
Ma non c’è invidia né astio nel suo modo di raccontare.
Così lei e il marito hanno deciso di fare da soli, da zero.
Costruire una casa significa costruire in primo luogo i
materiali, dalle piastrelle (ne hanno cotte dodicimila) al resto. Hanno scavato
il pozzo, poi hanno costruito la casa mattone su mattone. Lei era incinta.
Quando hanno terminato i soldi, hanno cercato la fortuna
fuori dalla Romania, per raccogliere i soldi che servivano alla casa. Al centro
della loro vita, la casa è il nido dei sogni, la terra promessa dove fare
ritorno. E loro torneranno lì. Non prima di aver raccolto i soldi che servono.
In Italia hanno lavorato duro, in un piccolo paese (Cinisi,
in provincia di Palermo) per tenersi alla larga dai pericoli della città, dai
loro connazionali che vanno in cerca di avventura.
Carmen non ha amici rumeni in Italia: dice che la maggior
parte di loro non le potrebbe dare nulla di buono. Quando lo dice non ride più,
ed è una delle poche volte che non la vedo sorridere.
I primi tempi in Italia è stata dura, Carmen è arrivata
tramite una suora, ma non sapeva una parola d’italiano, non capiva nulla (qui
ride di cuore, oggi parla un italiano misto al siciliano, sembra un'italoamericana di Broccolino). Poi l’ha raggiunta il marito,
poi la loro figlia.
La figlia è una bella ragazza, qui si trova bene. Le chiedo
se sua figlia tornerà con loro in Romania.
Sì che tornerà, dice ridendo. Poi si ferma a pensare. Certo
che tornerà con noi. Deve tornare. E ride.
biografie
| inviato da ioTocco il 18/8/2008 alle 22:27 | |
14 luglio 2008
Biografie della gente comune, avviso chiusura progetto
Gentilissimi lettori,
questo post è rivolto a tutti coloro che hanno mostrato interesse per il Progetto biografie della gente comune, a cura di Marco Tocco e Mauro Daviddi.
Il bilancio sull'esperienza del progetto è, diremmo, molto buono dal punto di vista della qualità del materiale ricevuto, ma assolutamente insoddisfacente per ciò che riguarda la quantità.
Al lancio iniziale, e all'iniziale interessamento dei lettori, non è seguita una significativa produzione di biografie.
Per questo motivo, trovandoci nell'impossibilità di procedere oltre col progetto, abbiamo deciso di chiudere questa esperienza.
Ci auguriamo e crediamo che, per coloro che hanno partecipato, l'esperienza sia stata comunque significativa. Per coloro che si sono interessati al progetto, può comunque essere rimasto un momento di riflessione sul sè, che vi invitiamo a coltivare ancora con cura e amore.
Vi ringraziamo ancora per l'interesse dimostrato.
Per eventuali accordi circa la restituzione o distruzione del materiale già in nostro possesso potete scrivere all'indirizzo e-mail consueto.
In mancanza di indicazioni diverse da parte degli autori, la copia delle biografie in nostro possesso verrà comunque cancellata dai nostri archivi.
Marco Tocco, Mauro Daviddi
biografie
| inviato da ioTocco il 14/7/2008 alle 9:40 | |
27 marzo 2008
PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
biografie
| inviato da ioTocco il 27/3/2008 alle 8:9 | |
26 marzo 2008
presentazione al pubblico del PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
Ricordo, a chi volesse esserci, stasera, la presentazione al pubblico del PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
MERCOLEDI’ 26 MARZO 2008
PRESSO la SALA POLIVALENTE dell’ASSOCIAZIONE CA’ BURA VIA DELL’ARCOVEGGIO N° 59/8 (ALL’INTERNO DEL PARCO DEI GIARDINI) – BOLOGNA
Al termine della relazione - conferenza del dott. Gabriele Raimondi (ore 20,45) sul tema Vivere le emozioni attraverso il corpo, dal titolo “E’ proprio mio il corpo che indosso”,
sarà ufficialmente presentato, a cura di Marco Tocco e Mauro Daviddi, il progetto BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
Ingresso gratuito

Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla. Lui l’aveva una… buona storia. Lui era la sua buona storia.
A. Baricco - Novecento
biografie
| inviato da ioTocco il 26/3/2008 alle 8:46 | |
6 marzo 2008
presentazione al pubblico del PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
Cari lettori, visitatori casuali, interessati, partecipanti, tutti, insomma… Sono lieto di annunciarvi la data di presentazione al pubblico del PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
MERCOLEDI’ 26 MARZO 2008
PRESSO la SALA POLIVALENTE dell’ASSOCIAZIONE CA’ BURA VIA DELL’ARCOVEGGIO N° 59/8 (ALL’INTERNO DEL PARCO DEI GIARDINI) – BOLOGNA
Al termine della relazione - conferenza del dott. Gabriele Raimondi (ore 20,45) sul tema Vivere le emozioni attraverso il corpo, dal titolo “E’ proprio mio il corpo che indosso”,
sarà ufficialmente presentato, a cura di Marco Tocco e Mauro Daviddi, il progetto BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
Ingresso gratuito

Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla. Lui l’aveva una… buona storia. Lui era la sua buona storia.
A. Baricco - Novecento
biografie
| inviato da ioTocco il 6/3/2008 alle 13:27 | |
28 febbraio 2008
Ieri a Sanremo, ovvero: così parlò Pippo!
 Sanremo, 27 febbraio 2008:
"Se avessi litigato con Chiambretti avremmo avuto ascolti alti. Tanto
è vero che la clip della lite tra Toto Cutugno e Mario Luzzato Fegiz al
Dopofestival ha avuto un ascolto altissimo. Quindi litighiamo,
sputiamoci in faccia e avremo il pubblico. Ma così il pubblico lo
imbarbariamo e avremo un'Italia di merda...".
Così si esprime Pippo sul flop degli ascolti d'o festivallo.
E ancora: "il pubblico ormai si è abituato ad un abbassamento generale della
qualità, perchè, come ha detto Giorgio Bocca, abbiamo inventato
l'italiano medio per giustificare le nostre mediocrità".
Fiorello, interrogato sulle esternazioni di Baudo, dice: "Quando non vedi in TV uno che litiga con un altro, ormai sembra che non stia accadendo nulla".
Che dire? Bravo Baudo a porre il problema, nei termini in cui va posto. La televisione post Costanzo/DeFilippi ha creato un pubblico di merda, è vero. Un pubblico abbrutito e abbruttito che spia lo schermo in cerca dell'ultimo scandalo, un pubblico mai sazio. Tutto questo non finisce la sera col tasto rosso del telecomando. No. Sento persone che al bar commentano le opere e la vita di personaggi della TV, come se fossero loro parenti. Tempo fa ho sentito una signora parlare con la giornalaia sotto casa di un comportamento ritenuto inaccettabile, con un tale trasporto che sembrava coinvolta direttamente lei. Solo dopo ho capito che parlavano della Bertè. Altre volte ho sentito pareri accorati su Francesco Coco, o su nonsocchì di famoso. E' triste.
Una medicina c'è: spegnere la TV, disintossicarsi, riappropriarsi della propria vita come qualcosa di unico, interessarsi alla vita di chi ci vive accanto, persone vere. Io ci ho provato, ci ho scritto su un progetto, lo sto promuovendo, cerco matti come me che pensino, come me, che è più interessante la vita di chi ci sta vicino alla fermata dell'autobus, piuttosto che quella di qualsiasi personaggio dell'Isola dei famosi.
Ho scritto e promuovo il
PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
Credo molto in questo progetto, e spero di avere incuriosito chi legge, quel tanto che basta da spingerlo a leggere anche il testo del progetto.
In questo link trovi il PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
biografie
| inviato da ioTocco il 28/2/2008 alle 19:1 | |
15 gennaio 2008
PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
FAQ: Frequently Asked Questions (DOMANDE FREQUENTI) QUANTO DEVE ESSERE LUNGA UNA BIOGRAFIA? C’E’ UN LIMITE DI SPAZIO? Lo
spazio che ogni biografia deve occupare non è prefissato. Certo:
immaginiamo che si legga con più piacere una biografia non
eccessivamente prolissa, che non superi le 6 pagine A4 interlinea
singola corpo 11 times new roman, per intenderci. Ma non vuole essere
una regola fissa, forse solo un consiglio nella ricerca di una giusta
sintesi, per non pregiudicare a priori l'attenzione di chi legge. COME RIORDINO I FATTI CHE VOGLIO RACCONTARE? Questa
domanda non può non riguardare il proprio stile di scrittura: ognuno ha
il suo, e qui risiede un ulteriore motivo di interesse nella lettura
delle biografie. C'è chi preferisce dare un ordine cronologico e chi,
invece, preferisce dividere la biografia in grandi periodi (infanzia,
adolescenza, maturità), chi è schematico e chi tende a romanzare,
scrivendo sotto forma di racconto. Va bene tutto, purché vi sia uno
sguardo all'intero arco della propria vita, e non ad un accadimento
particolare (ad esempio una storia d'amore che sovrasta tutto il
resto). Il resoconto di una singola storia, in forma diaristica,
sebbene bello da leggere, non fa parte del nostro progetto, che invece
intende avvalersi delle esperienze di vita di ognuno di noi. QUANTO TEMPO HO PER SCRIVERE? Non
vi sono scadenze, avete tutto il tempo che volete. Noi contiamo di
raccogliere almeno una ventina di storie di vita prima di aprire il
sito internet che raccolga e metta in connessione le biografie,
pertanto, prima ci giungeranno queste biografie, prima saremo in grado
di partire. Però non vogliamo mettere fretta a nessuno. Ognuno deve
avere il tempo di digerire il progetto e mettersi al lavoro coi suoi
ritmi. UNA VOLTA INVIATA LA MIA BIOGRAFIA, POSSO APPORTARE CAMBIAMENTI O INTEGRAZIONI? Sì!
Potete scrivere anche a puntate, inviarci un primo pezzo e aggiungere
gli altri pian piano, potete inviare il tutto e, successivamente,
chiederci delle modifiche, o aggiornare, o aggiungere pezzi. Ognuno
rimane padrone assoluto del suo scritto. La nostra rapidità nel
provvedere alle vostre richieste dipenderà dall’afflusso delle stesse,
la nostra disponibilità, compatibilmente con la vita e gli impegni di
tutti i giorni che anche noi abbiamo, è comunque massima. Chi ci
scriverà riceverà una risposta nel giro di poco tempo. COSA NON DEVO TRASCURARE NEL RACCONTO DELLA MIA VITA: Nel
costruire la vostra autobiografia, il consiglio è di citare fatti
storici relativi alla vostra città. Ovvero fatti storici in genere o
personaggi che hanno influito nella vostra vita. Sarà importante per le
connessioni tra diverse storie di vita che potranno essere fatte in
seguito, ad avvio del sito. E poi le date: scrivete almeno l’anno in
cui è accaduto un determinato avvenimento. Uno dei principali sistemi
di ricerca e connessione dovrebbe essere proprio quello per anni. COSA CI GUADAGNATE VOI? Nulla!
Il progetto non ha scopi di lucro. Inizialmente dovremo sostenere delle
spese, potremmo quindi considerare, nell’apertura del sito internet, di
avvalerci di piccoli inserti pubblicitari (sponsor) per recuperare i
costi del sito. In prospettiva, c’è solo l’idea di realizzare qualcosa
che ci appassiona, una finestra sulle nostre vite, a scopo ludico, ma
anche dimostrativo del fatto che la vita di ognuno di noi, gente
qualunque, può essere interessante quanto quella di un partecipante
all’Isola dei famosi. Spegniamo i televisori e accendiamo le nostre
vite, potrebbe essere lo slogan. Alè! Al lavoro, adesso!
Marco Tocco e Mauro Daviddi
P.S. : vi invitiamo a inviarci via e-mail ulteriori domande su dubbi non ancora risolti in questa pagina. Grazie! marcotocco@iperbole.bologna.it
biografie
| inviato da ioTocco il 15/1/2008 alle 12:54 | |
14 gennaio 2008
Biografia
Immagina che vi sia un posto (un sito internet) che raccolga le nostre biografie, che valorizzi la vita delle persone comuni, della porta accanto. Quante cose hai fatto che varrebbe la pena di raccontare?
Sono certo che la vita di ognuno di noi è fatta di storie interessanti
e avvincenti e, se messe giù nella giusta maniera, sarebbe bello
sentirle raccontare. La domanda è: ti piacerebbe poter scrivere la storia della tua vita, la tua biografia?
Se la risposta è sì, scrivimi (l'indirizzo e-mail lo trovi nel mio profilo), e leggi su questo blog il PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE. Se non sei interessato ma comunque curioso (benedetta curiosità che ci tiene vivi), leggi almeno il testo del progetto, rimaniamo in contatto, perchè il progetto è bello, e abbiamo voglia di condividerlo con tutti. Grazie per l'attenzione.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Biografia
La biografia è la narrazione della vita di una persona. Il termine, derivato dal greco antico biòs,
vita (significa letteralmente "scrittura della vita"), è usato con
miglior riferimento a quelle personalità che hanno rivelato nel corso
della loro esistenza un valore o comunque una originalità di interesse
pubblico. Genere letterario ellenistico, è di particolare interesse scientifico aristotelico per i particolari del carattere del personaggio. Un primo esempio è la Vita di Euripide di Satiro. I
soggetti in origine sono personalità politiche o militari, con
caratteri di gloria, e le gesta sono narrate a partire dalla nascita. Le
biografie (come anche le autobiografie, cioè le biografie scritte dai
protagonisti stessi) crebbero nei secoli affermandosi sempre più come
genere letterario a sé, con esempi di tutto rilievo come Le Vite degli artisti rinascimentali di Giorgio Vasari.
biografie
| inviato da ioTocco il 14/1/2008 alle 10:22 | |
11 gennaio 2008
PROGETTO BIOGRAFIE DELLA GENTE COMUNE
Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla. Lui l’aveva una… buona storia. Lui era la sua buona storia.
A. Baricco - Novecento
Perché una biografia
C’è
sempre un momento, nella vita di ognuno, soprattutto quando si arriva
alla cifra tonda (30, 40, 50 anni), in cui si fa un bilancio, si tirano
delle somme: cosa ho realizzato, chi ero prima, cosa sono diventato
adesso. I più equilibrati tra noi, probabilmente, sommeranno insieme
vittorie e sconfitte e tireranno dritto. Altri, invece, si
confronteranno con le vite di chi ha avuto di più, di chi è famoso,
traendone la sensazione di avere realizzato poco. Mi piace leggere
le biografie dei personaggi famosi, perché seppure schematiche,
risultano spesso avvincenti. Una biografie è fatta di date e
avvenimenti, e questa successione costituisce un genere letterario a sé. Un
personaggio noto ha quasi sempre un biografo che si occupa di tenere il
passo con la sua vita, rileggendone gli avvenimenti sotto una luce
diversa, riempiendoli di significato. Immaginiamo che ognuno di noi, in
un ipotetico futuro, diventi famoso: tutta la sua vita sarebbe riletta
sotto un’altra luce, e ogni avvenimento diverrebbe in qualche modo
profetico e importante. Arriviamo al punto: non c’è una vita che non
sia degna di essere narrata, ognuno di noi ha fatto cose che, da sole,
varrebbero la pena del racconto, se solo sapessimo come raccontarle. La
vita comune raramente va in televisione o sul giornale. Per alcuni
questo è un problema: hai fatto qualcosa solo se è certificata da
UTube, esisti se la TV ti inquadra. Ma a noi la TV non piace, e
riesciamo ad apprendere di più da chi ci sta tutti i giorni accanto
alla fermata dell’autobus. Questo progetto intende recuperare
l’individualità di ognuno di noi e restituire alle nostre vite quel
qualcosa di unico, che vale la pena di essere narrato perché avrà un
pubblico a cui importa, finalmente, della vita irripetibile di una
persona comune.
Chi può collaborare al progetto
Chiunque
è benvenuto, tutti possono partecipare, da qualunque città, di
qualunque età. Unico requisito: non essere famosi, non comparire su
Wikipedia. Ripetiamo: l’interesse del progetto è conoscere la storia
unica di persone della porta accanto e scoprirla affascinante,
letteraria, avvincente. Ciascuno di noi ha fatto delle cose
speciali, a cui ha attribuito un significato che le ha rese pietre
miliari del proprio cammino. L’autobiografia è un lavoro individuale,
serve a te che lo fai, ma interessa noi che leggiamo.
Lavorare sulla propria biografia
In
questa sede non si propone un lavoro semplice. Ricostruire la propria
biografia è un qualcosa che prende più di dieci minuti. E’ un lavoro di
tempo e memoria, che assume una valenza terapeutica. Significa
mettere in fila gli avvenimenti della nostra vita, dalla nascita ad
oggi, ricordare i successi, ma anche i fallimenti, i momenti belli e
quelli difficili, le persone che sono state e sono importanti, che ci
hanno fatto da guida, e i sentimenti di quel tempo che hanno
contribuito a farci essere come siamo. L’autobiografia NON è un
diario, non è questo lo scopo; è prima di tutto una cronologia, in cui
gli eventi della nostra vita si intrecciano alla storia della nostra
città, del nostro Paese. E così, sarà curioso leggere, ad esempio, come
il crollo del Muro di Berlino ha avuto influenza su di noi, o come ci
ha segnato la strage alla stazione di Bologna, o quella di Capaci. E
sarà interessante, per chi legge la vostra biografia, ripensare a se
stesso di fronte a quei fatti. L’autobiografia è principalmente un
lavoro per se stessi. All’osservazione di non avere tempo per queste
cose rispondiamo che è un problema non trovare del tempo da dedicare a
noi stessi. Si può lavorare alla propria biografia o farsi fare un bel
massaggio rilassante, ma l’importante è dedicarsi del tempo (a
differenza del massaggio occorre dire però che la biografia è gratuita
e resta nel tempo).
Mi andrebbe di partecipare, ma non ricordo gli avvenimenti, non so le date
Non è vero. Il cervello, semplicemente, si impigrisce. La
ricerca su internet di fatti di cronaca correlati ad una particolare
fase della nostra vita può aiutare ad individuare le date. Occorre
risvegliare i ricordi, ci si deve aiutare con vecchie foto o diari
personali, chiedere alle persone che con noi hanno vissuto quegli
avvenimenti, parenti, compagni di scuola, partner del passato. Si
risveglierà anche in loro la voglia del ricordo e sarà simpatico
lavorare in rete. L’autobiografia è un lavoro individuale, e in
questo aspetto risiede il suo valore terapeutico, ma se ne possono
comunque condividere piccoli pezzi. Uno degli obiettivi del progetto
è del resto proprio quello di mettere in contatto, creare una piccola
comunità di persone che decidono di restituire valore alle esperienze
vissute e avvalersi di quelle degli altri.
Da dove parto?
Questo è il problema più pratico, e può essere superato dandosi un metodo di lavoro. Come
esercizio, provate a leggere su Wikipedia la biografia di un
personaggio recente, il primo che vi capita sotto gli occhi, un
calciatore o un cantante ad esempio. Le biografie hanno uno stile che
le rende standardizzabili. Come tali, dopo averne lette un po’,
potreste convincervi che anche la vostra potrebbe esser lì in mezzo
senza sfigurare. Dunque si comincia: almeno inizialmente occorrerà
prendersi un po’ sul serio, pensare a noi come a delle persone
importanti. Si scrive su un foglio, alla rinfusa, gli avvenimenti più
significativi, quelli che tornano subito alla memoria, e una cronologia
essenziale, che servirà da iniziale cornice: data di nascita, anno
della laurea, data del matrimonio, nascita del primo figlio, data di
quel viaggio, ecc… Pian piano riaffioreranno altri ricordi; quando
avrete raccolto una ventina di voci, cominciate a riordinarle
cronologicamente, collegando ad ognuna l’anno di riferimento. Per
ogni avvenimento, cercate e scrivete i nomi, anche solo di battesimo,
delle persone che vi hanno aiutato, influenzato, accompagnato, e che
per voi sono state o sono ancora importanti. L’incontro con una di
queste persone potrebbe già costituire un avvenimento a sé. Sarà
interessante collegare alcune voci agli avvenimenti della vostra città,
ai fatti di cronaca, alle grandi vicende nazionali o mondiali che hanno
avuto una ricaduta sulla vostra vita o sul vostro modo di essere.
Questo renderà la vostra biografia più riconoscibile a chi legge, che
sarà così in grado di collocarla e di fare paralleli con la sua storia. In
poco tempo, sarete costretti a selezionare la quantità di materiale
scartando gli eventi meno significativi. Significa che siete già a buon
punto.
E se scrivo male?
Ognuno
di noi ha un suo stile di scrittura, non ce n’è uno migliore degli
altri. Una piccola supervisione esterna può rendersi utile per
uniformare le diverse autobiografie e non cadere nella tentazione del
diario personale che, come detto, è un'altra cosa. In questo caso, si
potrà scrivere all’indirizzo: marcotocco@iperbole.bologna.it
Ho ancora qualche dubbio, non vorrei espormi, non vorrei dire troppo Potrebbero
sorgere, durante il lavoro, altri dubbi che il presente scritto non
risolve; anche in questo caso, scrivete all’indirizzo e-mail: marcotocco@iperbole.bologna.it Troverete risposte personalizzate e massima flessibilità. Valutiamo
insieme a voi la possibilità di scrivere anche in più puntate, di
aggiornare la propria biografia, di cambiarne o cancellarne delle
parti, di scrivere in forma anonima o dietro pseudonimo. Ognuno rimarrà padrone ed esclusivo proprietario del proprio scritto. Unica
preghiera: non citate reati commessi da voi o da altri, non citate nomi
di persone che potrebbero, per qualunque motivo, spiacersene. Non siamo
attrezzati contro le denunce e andremmo contro il vero obiettivo del
presente progetto.
Cosa prevede il progetto
Terminato il lavoro, inviatelo all’indirizzo e-mail: marcotocco@iperbole.bologna.it con una liberatoria per la privacy ed una autorizzazione alla pubblicazione (non dimenticatelo, è importante).
TESTO: Il
sottoscritto autorizza, ai sensi del D.L. 196 del 30.06.2003 in materia
di tutela della privacy, la S.V. al trattamento dei dati personali
raccolti con la presente ai fini del Progetto Biografie della gente
comune. Il sottoscritto autorizza la S.V. alla pubblicazione e
diffusione della presente nell’ambito del Progetto BIOGRAFIE DELLA
GENTE COMUNE, che dichiara di aver letto e compreso, ed a cui dichiara
di aderire.
Non dimenticate di fornire il vostro
indirizzo e-mail ovvero il recapito che preferite, in modo da poter
essere contattati in caso di necessità. Una volta inviata la vostra
autobiografia, potrete apporre eventuali cambiamenti o aggiornamenti,
ovvero chiedere che sia rimossa se, per qualunque motivo, desiderate
non aderire più al progetto. In questi casi, basta scrivere
all’indirizzo e-mail: marcotocco@iperbole.bologna.it
Raccolto
un primo numero significativo di biografie, il progetto prevede la
creazione del primo sito di raccolta delle biografie di gente comune,
un contenitore on line che raccolga, cataloghi e renda fruibili al
lettore le nostre biografie. Queste saranno collegate in rete l’una con
l’altra tramite parole chiave. Sara pertanto semplice creare
connessioni tra diverse storie di vita. Sarà creato un metodo di
ricerca rapida per nomi, per argomenti, per date, per fatti di storia.
IL PROGETTO NON HA ALCUNO SCOPO DI LUCRO. IL PROGETTO HA UNO SCOPO MERAMENTE RICREATIVO E LUDICO. La
biografia è recupero di ciò che è stato, è un lavoro fatto per se
stessi, si tratta della nostra vita. Alla fine se ne otterrà un
ritratto vero e completo, dove i fatti saranno oggettivi, ma soggettivo
sarà il significato che gli attribuiamo e che fa delle nostre vite
un’esperienza unica e avvincente.
Infine una domanda: se doveste
scegliere tra la biografia di Alex Del Piero, calciatore, o di Luigi
Rossi, operaio, tra quella di Alba Parietti, soubrette, o di Maria
Bianchi, impiegata, a chi vi sentireste più affini? Siamo poi certi che le vite di Luigi Rossi e di Maria Bianchi siano meno interessanti?
Bene: speriamo e crediamo nell’entusiasmo di chi leggerà. E restiamo in contatto.
Bologna 28 novembre 2007 Marco Tocco, Mauro Daviddi
Nota
bene: tutti i testi contenuti nella presente sono sempre protetti da
copyright e non possono mai essere utilizzati a meno di esplicita ed
inequivoca autorizzazione da parte degli autori.
link alle domande frequenti sul progetto biografie: http://iotocco.go.ilcannocchiale.it/post/1748960.html
link alla pagina principale del blog: http://iotocco.go.ilcannocchiale.it/
biografie
| inviato da ioTocco il 11/1/2008 alle 12:57 | |
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