Niente di personale, Visti & Riletti |
Diario
8 dicembre 2010
Fight Club, un libro furbo ma gradevole
Questo libro non è un noir. Non è sadico. Questo libro non è una storia d'amore, non è una storia sul cancro. Non è il copione per un buon film. E non è un capolavoro.  E' un buon libro, però. Di quelli che leggi e poi ricordi. Soprattutto per la struttura narrativa, fatta di tante ripetizioni a mo' di slogan, che entrano facilmente in testa e catturano l'attenzione del lettore più del plot. In questo senso è un racconto furbetto. Ma va bene. "Tu non sei i soldi che hai in banca. Non sei il tuo lavoro. Non sei i tuoi problemi. Tu non sei la tua età". "La prima regola del fight club è che non si parla del fight club. La seconda regola del fight club è che non si parla del fight club". Ma su tutte, io sceglierei questa, che racchiude più delle altre, a mio parere, la filosofia del narratore: "Se sei maschio e sei cristiano e vivi in America, tuo padre è il tuo modello di Dio. E se non hai mai conosciuto tuo padre, se tuo padre prende il largo o muore o non è mai a casa, che idea ti fai di Dio?" Perché è il richiamo ad una generazione X sempre più spaesata e individualista, che trova nel collettivo la perpetuazione della propria solitudine e dell'abbandono; e perché è meglio essere odiati de Dio che trovarsi al cospetto della sua indifferenza.
5 ottobre 2010
Davide Enia, ITALIA - BRASILE 3 A 2
Libretto gustosissimo, che ripercorre la mitica sfida, descrivendo un quadretto familiare molto riuscito, nei suoi riti e nei suoi tic.
Racconto lieve ma mai superficiale, accompagnato da una vena ispirata di ironia, perfino nelle note che ci spiegano le regole calcistiche con puntuale leggerezza.
23 marzo 2010
Il peso della farfalla, un racconto lieve
Il peso della farfalla, racconto di Erri De Luca del 2009, edizioni Feltrinelli, sembrerebbe soprattutto una prova di scrittura. Il racconto (il primo di De Luca che leggo) gode infatti di una scrittura forse un po' ampollosa, non barocca, piuttosto ad alto potenziale poetico, alla fine funzionale al racconto.
Poi viene, appunto, il racconto: delicato, lieve e veloce, uno di quei modi di narrare che mettono il lettore alla pari col mondo e concedono un perché alle cose, una dimensione al vivere, ricca di stimoli semplici eppure importanti. Essenziali.
Uno di quei racconti che fa piacere leggere d'un fiato. Con il potere di isolarci davvero da tutto il resto, almeno fino all'ultima pagina.
30 gennaio 2010
Esce a settembre il nuovo romanzo di James Ellroy, Il sangue è randagio
piccolo grande aggiornamento: il 5 FEBBRAIO 2010 a Bologna, Cinema Lumiere, James Ellroy converserà con Carlo Lucarelli per presentare il suo libro, finalmente in uscita in Italia!!!
Notizia per tutti i fans di James Ellroy! Il 22 settembre 2009 è la data attesa che segna la conclusione della American Underworld Thrilogy. Dopo American Tabloid e Sei pezzi da mille, ecco BLOOD'S A ROVER (Il sangue è randagio), che in Italia uscira per i tipi della Mondadori (€ 22,00).
Nel suo tipico stile provocatorio e insolente, ecco il comunicato che Ellroy stesso ha diffuso alle librerie: “Cari librai, ecco in tutta la sua magnificenza il mio nuovo romanzo,in cui si parla di uomini offesi, Blood’s A Rover. La casaeditrice Knopf lancerà questo libro bomba il 22 settembre. Fino aquella data avete il compito di creare un’ attesa presentandolo come unlibro profondo e coinvolgente. Poi inizierete a propinarlo ai lettori,e allora io arriverò nelle vostre librerie e farò impazzire legioni difan; verrà un sacco di gente e comprerà il mio e altri libri e,nonostante il periodo di magra, faremo tutti una barcadi soldi. Chiaro, no? (…) Leggete il libro. Apprezzatene la grandezza.Cercatemi su Facebook e fatemi sapere cosa ne pensate. Vostro, JamesEllroy”
Si ripartirà dall'imperialismo Usa in America Latina, per seguire ildilagare del Black Power, la morte di J. Edgar Hoover, la presidenzaNixon, interrompendosisull'orlo del Watergate. Ma si ripartirà soprattutto da Pete Bondurant! Io certamente lo comprerò. Sperò sara una... buona lettura ;)
22 settembre 2009
Diario di... una scoperta sul Web
Solitamente diffido dagli inviti alla lettura di tutto ciò che non è scritto su fogli stampati (e possibilmente rilegati insieme). Insomma, per me la letteratura è un po’ inscindibile dal suo supporto per eccellenza, il libro.
Ho fatto un’eccezione.
La scoperta è avvenuta tramite il solito link su Facebook. La quasi totalità di questi link portano quasi sempre a qualcosa di "poco letterario", video divertenti, notizie, cagate. Questo link no. Sono arrivato ad un blog di Splinder con scarsa convinzione e poco tempo per leggere.
Il titolo però mi incuriosiva:
Un post al mese circa, tutti postati da noauthorname.
Difficile quindi capire chi scriva, ma la scrittura funziona e così mi inoltro. Pagina dopo pagina lo leggo tutto. Ogni mese circa c’è un aggiornamento.
Un progetto letterario a una o più mani (ma probabilmente colui che scrive è uno solo). Un bel ritmo, uno stile preciso, ancora un po’ acerbo, ma per questo più genuino.
Insomma, un diario ma anche un progetto del quale ci è dato sapere il giusto, in attesa del finale.
ioTocco
blog
letteratura
libri
operatore
| inviato da ioTocco il 22/9/2009 alle 9:8 | |
17 febbraio 2009
Neppure quando è notte, un romanzo d'esordio
  Il romanzo si apre su
una Roma decadente di fine millennio, in pieno Giubileo.L'Italia, con
la sinistra di governo, sta vivendo un momento storicoparticolare:
all'apparente ripresa economica si contrappongono fenomeniallarmanti
come la malavita, le "nuove povertà", le "vecchie"tossicodipendenze e,
più in generale, lo sbandamento di una nuova generazione.Vivere alla
giornata è l'imperativo che si è dato Franz Maria, la vocenarrante e,
quando arriva nella capitale da una cittadina della Puglia, nontrova di
meglio che farlo tra i reietti della stazione Tiburtina, circondatoda
un caleidoscopio di personaggi uniti in una sorta di "corte dei
miracoli"underground di fine millennio.
5 maggio 2008
Occhi d’un nero intenso
Occhi d’un nero intenso...
Erano quelli dell’attrice, non
ricordo il nome, non quelli dolci da Tempo delle mele, piuttosto quelli
grintosi di Flashdance, quelli da pantera, da ce la farò. Sophie
Marceau, la prima cotta cinematografica. No, piuttosto Jennifer Beals,
con lo sguardo aggressivo e i riccioli in disordine. La vita stretta da
ballerina mancata e un’energia speciale dentro. Flashdance l’ho
visto quattro volte, in quel cinema che prima era un teatro, lo stesso
dove ho visto il primo film da adulto, senza genitori, I Barbapapà, mi
pare. Per il cinema ho sempre avuto passione, ancora non capisco
perché mia zia Lina se la prendesse tanto per il fatto che c’era un
teatro in meno. - Mbe’?… adesso c’è un cinema in più - le rispondevo. E lei s’incazzava. Ma alla fine la rispettavo, anche quando diceva che il teatro è d’un altro livello, con l’alterigia di chi sa di capirne di più. - Ti mancano le basi, che vuoi farci?… colpa di tua madre. - Da bambino, in effetti, sono state rare le occasioni in cui frequentare un teatro. Quelle
poche volte andavo con zia Lina, che era abbonata e s’intestardiva con
mia madre perché a suo parere se le persone andassero a teatro fin da
piccole il mondo funzionerebbe meglio. Per la verità, a mia madre
andava pure bene che mi togliessi di torno per tre ore, che così poteva
dare lo straccio per terra e magari la cera. Ma quello che non andava
giù a zia Lina era che potessi seguirla solo per scomparire un
pomeriggio intero da casa. - Sì, per favore, portatelo in giro così mi faccio il corridoio - - Guarda che me lo porto a teatro - rispondeva zia Lina, sottolineando la necessità dell’evento. - Meglio! Posso fare magari salotto, cucina e camera da letto! - Così, a forza di cera sui pavimenti mi sono fatto una cultura. Dello
spettacolo poi non è che me n’importasse, a otto anni: seguivo male la
storia, non capivo i dialoghi, non m’appassionavo ai personaggi. L’unica
cosa che mi piaceva era l’inizio; mi cullavo nel brusio di sottofondo
prodotto alle mie spalle (zia Lina aveva la prima fila) e mi divertiva
aspettare il suono della prima campanella, quando ogni rumore sarebbe
cessato di colpo per poi riprendere in crescendo. Alla seconda
campanella mi voltavo. La cosa che m’affascinava di più era osservare
come tutti gli spettatori fossero ancora distanti dai posti assegnati
con una logica quasi matematica. Il signore sudaticcio in giacca e
cravatta dietro di me doveva raggiungere nientemeno che i palchi, e
diceva all’amico con la pipa di non preoccuparsi, che ancora c’è tempo.
Poi lanciava benedizioni papali a una decina di persone ad ogni angolo
della sala, come a dire “tra un po’ ci vediamo su”. Alla terza
campana si scatenavano gli avvoltoi della poltrona libera, quelli che
avevano il posto in galleria e pregavano perché il commendatore Arena
non venisse. “Quella è la sua poltrona, di solito è puntuale, vuoi
vedere che non ha trovato parcheggio?” Zia Lina m’insegnava a
riconoscerli già dalla prima campana: - Guardali; tutti fermi ai lati
della sala, aria circospetta, viso paonazzo. - Ci azzeccava sempre. La
cosa che mi meravigliava era vedere come, con tutto quel casino di
posti da conquistare, file intere occupate da una persona sola (“Guardi
che chiamo la maschera. Questa è storia d’ogni volta!”), gente che
andava, veniva, salutava, rideva, vociava, rimproverava, correva,
quattro minuti dopo il suono della terza campana tutto questo era
miracolosamente un ricordo. C’ero rimasto io, con quel tendone rosso
porpora davanti, con quelle due parti austere e magiche che al via di
non so quale forza misteriosa si sarebbero aperte per catapultarmi in
una storia non mia, tutta nuova, bella o brutta non importava in quel
momento, perché quello era il momento in cui io, solo io, stavo
entrando nella favola segreta: era il momento in cui s’apriva il
sipario. 
Nota
bene: il testo contenuto nella presente è sempre protetto da
copyright e non può mai essere utilizzato a meno di esplicita ed
inequivoca autorizzazione da parte dell'autore.
|
|
|
|
blog letto 1 volte Reader
Atom
COSE VARIE
Indice
ultime cose
Il mio profilo
RUBRICHE
Diario
ioTocco news & co.
Racconti
biografie
visti & riletti
tutto fa blog
Bar sport
BloggerOTECA
VAI A VEDERE
X CURIOSARE QUA E LA':
Mauro SQUIZ Daviddi
Mauro Daviddi fotografo
INTER F.C.
Attivissimo antibufala
Home Movies Bologna
IMSU
.
I VOSTRI BLOG:
Ale
Concy31
Il Conte
Dilettomanoppello (Stefano)
Disastro
Efesto
Elepuntaallaluna
Gattara
GuyFawkes
Lei... Julia
liberol'anima (blue eyes)
Lu, i 400 colpi
Marte(not-Neon)
Nat
occhiodelciclone
Piero, SvegliaItalia
Saxer
Yogurtina :)
bloggeroteca
america
anni 50
letteratura
berlusconi
andré gorz
stato
iotocco
ambiente
paolo borsellino
aldo bianzino
anniversario
blog
allevamento
balcani
bertolt brecht
biografie
giovanni falcone
apolitico
american underworld thrilogy
mafia
arcipelago gulag
alitalia
tutto fa blog
andrzej
bambini
apartitico
protezione
animali
alexander langer
american tabloid
politica
le stelle potrebbero essere nientemeno che semi del cielo, e in una notte far nascere fiori, uno, per ogni stella caduta. ma io pensavo, che le stelle fossero solo lacrime degli angeli, ed i girasoli, che crescessero così alti per asciugarle di nascosto, nella notte.
SE LASCI UN COMMENTO, QUESTO BLOG DIVENTA ANCHE UN PO' TUO...

.jpg)
Chuck Palahniuk,
FIGHT CLUB †††
Il richiamo ad una generazione X sempre più spaesata e individualista, che trova nel collettivo la perpetuazione della propria solitudine: perchè è meglio essere odiati da Dio che trovarsi al cospetto della Sua indifferenza.

Andrea Camilleri,
LA CACCIA AL TESORO †
Migliore degli ultimi Montalbano, meno svogliato, ma non più all'altezza dei primi.

Davide Enia,
ITALIA - BRASILE 3 A 2 †††
Libretto gustosissimo, che ripercorre la mitica sfida, descrivendo un quadretto familiare molto riuscito, nei suoi riti e nei suoi tic. Racconto lieve ma mai superficiale, accompagnato da una vena ispirata di ironia, perfino nelle note che ci spiegano le regole calcistiche con puntuale leggerezza.

James Ellroy,
IL SANGUE E' RANDAGIO ††††
Completa la trilogia americana. Più toccante e magico dei primi due, dipinge personaggi inediti e tiene alto il ritmo. Degnissima conclusione di una trilogia esplosiva. 859 pagine che corrono via. Per gli appassionati del genere è un libro imperdibile.

IGORT,
5 è il numero perfetto †††
Interessante romanzo a fumetti, sul ritorno alla scena e sul riscatto di un vecchio guappo.

Hermann Koch,
LA CENA †††
Attuale e intrigante racconto sulla "banalità del male", con un punto di vista originale. Scrittura veloce e non sempre efficace, il romanzo merita comunque di essere letto!

Paolo Sorrentino,
HANNO TUTTI RAGIONE †
Da spiaggia!

Georges Simenon,
LA VERITA SU BEBE' DONGE ††††
Le anime si scontrano, in questo splendido racconto, in cui ogni personaggio non è casuale, ed ogni azione può essere riletta in sfumature opposte, fino a conclusioni in antitesi tra loro, come quella che porta la sorella di Bèbè, Jeanne, a dire, senza speranza: "A che serve continuare a porsi domande? Facciamo tutto quello che possiamo..."
.jpg)
ERRI DE LUCA,
IL PESO DELLA FARFALLA††††
Un racconto che mette il lettore alla pari col mondo e lo riporta a una condizione essenziale di uomo. Sorretto da una scrittura un po' ampollosa, ma efficace, scorre lieve e delicato fino all'ultima pagina.

FRANCO ALFONSO,
BARBIERE SI NASCE††
L'esperienza di vita di un bambino di paese che, in un periodo in cui non era facile sognare, aveva un grande sogno: diventare barbiere a Palermo! Un libro genuino che ha molto da insegnare.
Letti nel 2009:

SERGIO ROTINO,
UN MODO PER USCIRNE††††

ANDREA CAMILLERI,
LE INCHIESTE DEL COMMISSARIO COLLURA†

WILLA CATHER,
IL MIO MORTALE NEMICO †††

DANILO "MASO" MASOTTI,
IL CODICE BOLOGNA †

GIANRICO CAROFIGLIO,
IL PASSATO E' UNA TERRA STRANIERA †

ANDREA CAMILLERI,
LE PECORE E IL PASTORE ††

C. AUGIAS, M. PESCE,
INCHIESTA SU GESU' †††
.jpg)
JAMES ELLROY,
SEI PEZZI DA MILLE †††

ANDREA CAMILLERI,
LA DANZA DEL GABBIANO †

ANDREA CAMILLERI,
L'ETA' DEL DUBBIO †
Letti nel 2008:

JAMES ELLROY,
AMERICAN TABLOID ††††

WU MING 4,
STELLA DEL MATTINO ††

ORNELA VORPSI,
LA MANO CHE NON MORDI †††

SANDOR MARAI,
LE BRACI ††

WU MING,
PREVISIONI DEL TEMPO ††

Andrea Camilleri,
IL CAMPO DEL VASAIO †

Georges Simenon,
LETTERA AL MIO GIUDICE †††

Andrè Gorz,
LETTERA A D. †††
Fabio Levi,
IN VIAGGIO CON ALEX ††
Attilio Bolzoni Giuseppe D'Avanzo,
IL CAPO DEI CAPI ††

Fruttero & Lucentini,
LA DONNA DELLA DOMENICA ††††
La mia opinione:
† passatempo
†† interessante
††† da leggere
†††† imperdibile
Giuseppe Di Stefano

il grande Tenore e un incontro del 1993
Io dono... e tu?

JULIO CRUZ



TORTA ETNA

Disclaimer
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. L'Autore, inoltre, dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'Autore. Alcune delle foto presenti su questo blog sono state reperite in internet: chi ritenesse danneggiati i suoi diritti d'autore può contattarmi per chiederne la rimozione.


|
CERCA
|
|
|