L’idea di invitare il criminale di guerra Erich Priebke è venuta a tale Claudio Marini, 35
anni di Frosinone. Uno che le ha provate tutte pur di raggiungere uno
strapuntino di notorietà.
L’anno scorso come presidente della giuria
del suo concorso di bellezza «giunto ormai alla nona edizione» si era
dovuto accontentare di Fabrizio Corona.
Priebke è apparso così in videoconferenza, perchè il Giudice di sorveglianza gli ha negato il permesso e lui non ha potuto lasciare gli arresti domiciliari di Roma.
Per approfondire l'articolo invito a leggere qui.
Claudio Marini, dunque. Registriamo bene questo nome, perchè il tizio in questione vuole notorietà, quindi è giusto che l'abbia.
CLAUDIO MARINI
CLAUDIO MARINI
CLAUDIO MARINI
Lascio a chi legge ogni commento, ma il nome ci deve rimanere impresso insieme alle gesta di questa ennesima testa non pensante.
24 marzo 1944 - Strage alle Fosse Ardeatine, cave di
pozzolana situate a due chilometri oltre Porta San Sebastiano,
prescelte da Kappler per compiere la vendetta decisa da Hitler e dal
comando militare tedesco in Italia, per l'attacco partigiano di via
Rasella. Vengono uccisi con un colpo alla nuca, nei tempi calcolati e
programmati con meticolosità, in circa cinque ore, dal primo pomeriggio
alle venti, 335 italiani, di ogni età e di varia condizione sociale,
patrioti e rastrellati per caso, 75 ebrei soppressi solo per odio
razziale. Undici delle vittime sono rimase senza nome, per due non si è
certi della identità attribuita. Una strage da tenere segreta, la
notizia diffusa solo il giorno dopo senza comunicare i nomi degli
uccisi e il luogo dell' esecuzione, gli ingressi delle gallerie
preclusi e celati dal crollo del terreno provocato facendo esplodere
per quattro volte cariche di dinamite.
Nell'avviare i destinati al
massacro erano stati scelti tra i prigionieri di via Tasso, del III
braccio di Regina Coeli e della pensione Oltremare, sede della "polizia
speciale" di Pietro Kock. 285 da Kappler, 50 dal questore Caruso e da
Koch per completare la lista su richiesta di Kappler. Dopo
l'esecuzione, rifacendo il conto delle vittime, queste risultarono, per
gli errori compiuti durante la selezione dei detenuti, 5 in piu' del
previsto (sarebbero state 6 se il disertore austriaco Joseph Reider,
unico straniero inserito tra i destinati a morire, non fosse riuscito a
fuggire pochi istanti prima di essere avviato all' esecuzione.
Priebke fu prima condannato a 15 anni, poi ridotti a 10 per motivi di età e di salute; poi, nel marzo1998, la Corte d'Appello militare lo condannò all'ergastolo, insieme all'altro ex membro delle SSKarl Haas. La sentenza è stata confermata nel novembre dello stesso anno dalla Corte di Cassazione; a causa della sua età avanzata, a Priebke sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Per non dimenticare!